Ven. Ott 10th, 2025

 

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si è aperta con un evento simbolico e suggestivo che unisce rito, festa e cultura: il Capodanno del Tartufo.

Nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre allo scoccare della mezzanotte, la città di Alba ha celebrato l’inizio ufficiale della cerca del Tuber magnatum Pico, dando il via a una stagione che è insieme agricola, gastronomica e spirituale.

Quest’anno, l’evento si è svolto nel contesto del festival “Profondo Umano”. Nel tardo pomeriggio moltissimi curiosi hanno avuto la possibilità di visitare in anteprima il Palatartufo in allestimento, la Sala Fenoglio, il Centro Nazionale Studi Tartufo e il Mudet – Museo del Tartufo, luoghi simbolo della cultura tartufigena del territorio.

A seguire, presso il Teatro Sociale “G. Busca”, l’intervento di Laura Rolle, studiosa di semiotica e Deep Trend, formatrice e consulente strategica. Il suo contributo ha offerto una lettura contemporanea del concetto di “rispetto”, tema portante della 95ª edizione della Fiera, e delle sue implicazioni culturali, sociali ed economiche. Ha fatto seguito la presentazione al territorio della Fiera con il talk che ha coinvolto Alberto Gatto, sindaco della Città di Alba, Marco Gallo, assessore della Regione Piemonte con deleghe a Sviluppo e promozione della montagna, Biodiversità e tartuficoltura, e Axel Iberti, presidente dell’Ente Fiera di Alba.

A impreziosire la serata, anche i contributi di Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri, e Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufi.

La serata è quindi proseguita in piazza Ferrero, dove trifolao e tabui in rappresentanza di tutte le associazioni di cercatori piemontesi, hanno sfilato lungo via Vittorio Emanuele fino a piazza Risorgimento, accompagnati dai suoni del bosco del progetto “Alba Sonora”, curato dal compositore Filippo Cosentino (Dragonfly Music Studio).

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