Si sono conclusi sabato 8 novembre, alle 18 con la messa nella Cattedrale di San Lorenzo di Alba, gli eventi organizzati dall’Amministrazione comunale per commemorare il 31° anniversario dell’alluvione del novembre 1994.
Dopo il ricordo delle nove vittime albesi ed il lancio della corona nel fiume Tanaro nel pomeriggio del 5 novembre, nelle mattinate di giovedì 6 e di venerdì 7 novembre gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Alba Quartiere Mussotto e Sinistra Tanaro”, della scuola media “Pertini” dell’Istituto comprensivo “Alba Quartiere Moretta”, della scuola media “Macrino” dell’Istituto comprensivo Quartiere Piave San Cassiano e della scuola media “Vida” dell’Istituto comprensivo Quartiere Centro Storico, hanno partecipato a una lezione di Protezione civile dedicata al ricordo di quei tragici eventi e alla diffusione delle buone pratiche da seguire in caso di emergenza.
Gli incontri si sono svolti con il sindaco Alberto Gatto, anche assessore alla Protezione Civile, accanto all’assessore alle Politiche giovanili Lucia Vignolo e con la dottoressa Laura Campigotto, responsabile della Protezione civile del Comune di Alba. Con loro, i volontari del Corpo Volontari Antincendi Boschivi di Alba, dell’Associazione Nazionale Alpini, della Croce Rossa Italiana – sezione di Alba, del Gruppo Comunale di Protezione Civile, dell’Associazione Nazionale Carabinieri Volontari e dell’Associazione Misericordia Santa Chiara Alba.
Attraverso immagini, video e testimonianze, si è ricordato ai ragazzi quanto accadde il 5 e 6 novembre 1994, quando l’alluvione provocò nove vittime nel territorio albese e ingenti danni a case e attività produttive. E’ stato raccontato l’impegno di tante persone che, nei giorni successivi, lavorarono senza sosta per un’immediata ripartenza della città, insieme a numerosi volontari arrivati da ogni parte d’Italia.
Agli studenti sono stati inoltre forniti consigli pratici su come comportarsi in caso di allerta meteorologica.
«Ricordare l’alluvione del 1994 non è solo un dovere della memoria, ma un modo per educare le nuove generazioni alla cultura della prevenzione e della sicurezza – dichiara il sindaco Alberto Gatto –. I nostri studenti hanno potuto comprendere quanto sia importante conoscere i comportamenti corretti da adottare in caso di emergenza e quanto il lavoro di squadra, tra istituzioni e volontari, possa salvare vite umane. Alba ha saputo rinascere dopo quei giorni difficili grazie alla solidarietà e alla forza della sua comunità. È fondamentale che questo spirito resti vivo e che i giovani sappiano quanto contano la responsabilità individuale e la collaborazione con la Protezione Civile per costruire una città sempre più sicura e consapevole».








