Ven. Apr 5th, 2024

 

L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato hanno deciso di avviare un percorso di collaborazione per rafforzare le reciproche attività sul fronte turistico e culturale.

La decisione è maturata in occasione del recente incontro tra i vertici dei due enti. Per l’Associazione Patrimonio erano presenti il presidente Gianfranco Comaschi e il site manager Roberto Cerrato, per l’Enoteca di Ovada, il presidente Mario Arosio, il vice presidente Franco Paradivino e il direttore Marco Lanza. È intervenuto alla riunione anche il sindaco di Ovada, Paolo Giuseppe Lantero.

Due i progetti di lavoro comune già messi a fuoco. Il primo prende spunto dal fatto che il 2019 è stato proclamato dalla Regione Piemonte l’Anno del Dolcetto, il vitigno storico la cui area di produzione che si estende tra le Langhe, il Monferrato e il Torinese.

Nel 2018 gli ettari coltivati a Dolcetto in Piemonte sono stati oltre 3.800 per la produzione delle 12 D.O: Dogliani DOCG, Dolcetto di Diano d’Alba o Diano D’Alba DOCG, Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada DOCG, Dolcetto d’Alba DOC, Dolcetto d’Asti DOC, Dolcetto d’Acqui DOC, Colli Tortonesi Dolcetto DOC, Langhe Dolcetto DOC, Monferrato Dolcetto DOC, Pinerolese DOC Dolcetto, Dolcetto di Ovada DOC e il Piemonte Dolcetto DOC.

L’Associazione Patrimonio e l’Enoteca regionale di Ovada collaboreranno alla valorizzazione della Denominazione che è parte integrante del paesaggio culturale tutelato dal sito Unesco.

«La partnership con l’Enoteca di Ovada si configura come un laboratorio per sperimentare le modalità più efficaci di collaborazione che intendiamo estendere a tutta la rete regionale delle enoteche – sottolinea il presidente dell’Associazione Patrimonio Gianfranco Comaschi. Il principale apporto che possiamo offrire agli operatori turistici, alle cantine e ai visitatori riguarda i contenuti della tradizione colturale e culturale che contraddistingue il territorio, la moltitudine di saperi e di pratiche legati alla vite e al vino che hanno costruito l’identità delle popolazioni e plasmato il paesaggio».

«Il territorio ovadese è in forte evoluzione – commenta Mario Arosio – possiamo vantare una dotazione paesaggistica di rilievo e un importante produzione enologica, queste due dotazioni strategiche devono essere integrate per far sì che possano diventare i nostri punti di forza. La collaborazione con l’Associazione dei paesaggi vitivinicoli è per noi cruciale, potremo porci come un vero e proprio laboratorio di buone pratiche e un riferimento per la rete delle Enoteche Regionali, una peculiarità piemontese che merita di essere valorizzata».

In questo filone si inserisce la seconda iniziativa concreta che è già allo studio, ovvero l’apertura di uno Sportello informativo dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato all’interno dello storico Palazzo Comunale, sede dell’Enoteca.

«Immaginiamo una sorta di porta di accesso al sito Unesco da Sud, un’antenna per intercettare i turisti che dallo snodo strategico di Genova si muoveranno in direzione del Piemonte», spiega Comaschi.

«L’Enoteca ha un forte ruolo sia sulle tematiche della viticoltura sia più in generale del territorio, questo compito è cruciale, dobbiamo aggregare tutte le forze dell’ovadese e aprirci verso il Piemonte con determinazione e consapevolezza», conclude Arosio.

Nella foto, da sinistra Mario Arosio, Gianfranco Comaschi, Paolo Lantero, Roberto Cerrato, Franco Paradivino

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