Gio. Mar 28th, 2024

 

La fiera nazionale “Sua Maestà il Bue grasso” di Moncalvo giunge quest’anno all’edizione numero 382, caratterizzata da un programma ormai consolidato a cui si aggiungono di volta in volta sempre alcune novità. Inoltre se il giorno della fiera è uno solo, in questo caso mercoledì 11 dicembre, l’evento è sempre accompagnato da almeno una settimana di celebrazioni all’insegna della gastronomia di qualità, a base di carne nostrana naturalmente. Fra il 7 e il 15 dicembre il bollito sarà assoluto protagonista delle giornate di Moncalvo, insieme a gusti e sapori che a questo straordinario piatto si accompagnano.

È sabato 7 dicembre il giorno d’avvio della rassegna gastronomica della Fiera del Bue Grasso presso i ristoranti locali, con menu che valorizzano i pregiati tagli di manzo e bue del paese monferrino. Lo stesso giorno in piazza la sezione locale della Croce Rossa, festeggia i cinquanta anni di esistenza, un costante impegno per i volontari a favore di chi ha più bisogno. Alle 10 prenderanno il via le diverse attività e alle 17 la conclusione della celebrazione con il concerto sotto il Palatenda.

Domenica 8 dicembre a partire dalle 8 del mattino sotto gli antichi portici l’apertura del Mercato dei presidi Slow Food del Piemonte. Una collaborazione importante quella della Fiera con l’associazione internazionale che tutela la qualità del cibo e la dignità di chi lavora la terra e che porterà a Moncalvo prodotti d’eccellenza provenienti da varie zone. In più si rinnova l’appuntamento con “Stalle e cantine aperte”, con visite guidate e degustazioni dei prodotti tipici presso le aziende agricole dell’area di Moncalvo. I bus per questa iniziativa partiranno alle 10, 10.30, 11 e 11.30 da piazza Carlo Alberto. Un altro appuntamento atteso dai buongustai è la giornata dell’olio, con la 15ª rassegna mostra oleicola del Piemonte. La Bottega del vino in piazza Antico Castello presenta e propone gli olii extra vergini di oliva della nuova produzione (campagna olearia 2019/2020) frutto del lavoro di aziende piemontesi. A condurre la giornata Paolo Fasolo, assaggiatore di olio d’oliva, formatosi presso la “Onaoo” che spiegherà le caratteristiche di ogni prodotto presentato. Alle 12.30 la Pro loco propone il Pranzo della Sagra del Bollito del Bue grasso sotto il palatenda riscaldato in piazza Carlo Alberto. Per prenotazioni telefonare al 388/6466361 oppure scrivere alla mail: info@prolocomoncalvo.it oppure mirko.ippolito@gmail.com. Il pomeriggio sarà dedicato alla cultura, alla scoperta di Guglielmo e Orsola Caccia, i due pittori del paese che hanno lasciato le loro preziose tele nelle chiese del territorio. Così fra le 14. e le 17 ci saranno visite guidate proprio in questi luoghi sacri: La chiesa di Sant’Antonio, quella di San Francesco, il museo parrocchiale “Sacrestia aperta di Moncavo” e il santuario diocesano di Santa Teresa di Calcutta, grazie all’associazione “Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e Orsola Caccia”. Sarà un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio nell’arte Barocca. Per informazioni: 366/1102024.

Lunedì 9 dicembre si rinnova l’appuntamento con le scuole a partire dalle 9, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Moncalvo, nell’ambito del progetto Fattoria didattica, grazie alla visita alla stalla gli alunni partecipanti potranno imparare tutto sulla carne e le sue origini.

Mercoledì 11 dicembre è il giorno tanto atteso non solo dai buongustai, ma anche e soprattutto dagli allevatori piemontesi. Infatti la Fiera nazionale Sua Maestà il Bue grasso, da quasi 400 anni premia i migliori capi allevati con cura e con fatica dagli allevatori piemontesi, i “giganti bianchi” grandi protagonisti della fiera, l’eccellenza della Razza bovina piemontese. La giornata inizia presto, come di consueto alle 7.30, con l’apertura, l’iscrizione e l’esposizione dei capi bovini. Alle 8 sarà distribuita, come vuole la tradizione, la scodella di brodo, trippa e ceci. Alle 9.30 si chiuderanno tassativamente le iscrizioni e inizierà il lavoro della giuria per la valutazione, direttamente sul ring predisposto, di alcune categorie. A partire dalle 10 prenderà il via l’animazione musicale itinerante per le vie del centro storico. Alle 10.30 sotto gli portici un altro momento attesissimo, della Fiera, la Stima del peso, che assegnerà al vincitore un cesto di prodotti tipici “De.Co” (Denominazione comunale) moncalvesi. Sempre alle 10 aprirà per essere visitabile per tutto il giorno il Museo civico in via Caccia.

Alle 11 prenderà il via sotto il palatenda riscaldato in piazza Carlo Alberto, a cura della Pro loco “Buji tut al di” ovvero la distribuzione continua del celebre bollito misto di Moncalvo. Si potrà gustare la carne cruda alla Moncalvese e il bollito di bue piemontese in quattro tagli con bagnet, a conclusione il dolce. Il tutto al prezzo di 13 euro tutto compreso (vino e acqua inclusi). Alle 12 ci sarà la premiazione, con l’assegnazione delle prestigiose gualdrappe ai capi migliori. Riconoscimenti ambiti da ogni allevatore perché sono sinonimo di qualità assoluta della carne. Alle 12.15 i capi premiati sfileranno e alle 12.30 prenderà il via il pranzo presso i locali di ristorazione di Moncalvo della “Rassegna gastronomica” (occorre prenotare presso gli stessi ristoranti). Da non dimenticare per tutta la giornata la Fiera agricola in piazza Carlo Alberto, mentre piazza Garibaldi sarà il palcoscenico del Mercatino enogastronomico, che propone prodotti da rivenditori selezionati.

Sono tanti i premi assegnati nel corso di questa speciale giornata. Quelli più ambiti sono il Gran premio Bue Grasso di Razza Piemontese, del valore di 300 euro; il Bue più pesante di Razza piemontese, del valore di 250 euro e il Premio speciale Confagricoltura da 250 euro al miglior bue allevato in Provincia di Asti.

La grande rassegna si conclude con il pranzo di chiusura domenica 15 dicembre alle 12.30 sotto il Palatenda riscaldato in piazza Carlo Alberto a cura della Pro loco. Il menu sarà lo stesso di quello d’apertura dell’8 dicembre, ovvero: Acciughe al verde, Giardiniera della Pro loco, Carne cruda di manzo piemontese, battuta al coltello De Co di Moncalvo, bollito misto di bue in cinque tagli, con bagnetto verde, rosso e cugnà, agnolottini in brodo di bue, dolce, “Grissia” De co di Moncalvo, acqua e vino al prezzo di 25 euro tutto compreso; per prenotazioni telefonare al 388/6466361 oppure scrivere alla mail: info@prolocomoncalvo.it oppure mirko.ippolito@gmail.com.

Dichiara il sindaco Christian Orecchia: «Moncalvo chiude il calendario degli appuntamenti enogastronomici con la più storica delle sue manifestazioni, la fiera del Bue Grasso che celebra le tradizioni e la cultura contadina. Questo è un vero manifesto del mangiar bene. Infatti in questo periodo in cui si sono giustamente accesi i riflettori sulle questioni ambientali, sull’impatto dell’allevamento e sui rischi associati ad un eccessivo consumo di carne, la fiera del Bue Grasso torna a ribadire alcuni concetti fondamentali che si erano un po’ persi negli anni della crescita economica e industriale. Mangiare la carne non è sbagliato o pericoloso, l’importante è che questa provenga da una filiera controllata dove il benessere animale sia garantito. Quindi quello che desideriamo è un prodotto sicuramente più caro rispetto a quello da allevamento intensivo, ma di qualità superiore e con un minore impatto ambientale, nel rispetto del territorio e degli animali. Un messaggio apparentemente moderno ma che affonda le radici nella tradizione. Non dimentichiamo inoltre l’importante ricaduta economica che il settore dell’allevamento e della macellazione ha sui nostri territori, se il Monferrato è sinonimo di buona tavola è soprattutto grazie ai prodotti di prima scelta che le nostre campagne ci forniscono».

Aggiunge Luisella Braghero, presidente della Fiera di Moncalvo: «La Fiera Nazionale del Bue Grasso rappresenta una tradizione antichissima, come si può evincere dall’elevato numero delle edizioni conteggiate che si sono tenute attraverso i secoli. Sin dalla fondazione il suo svolgimento rappresenta un rito sopravvissuto al cambiamento dei tempi con le aziende di allevamento che risalgono la collina di Moncalvo per portare i giganti bianchi, esemplari di grande stazza dalle cui carni si ricaveranno, in tempo per le tavole natalizie, le carni pregiate per il classico bollito misto di bue. Una fiera che è dunque espressione corale di un vasto territorio il quale abbraccia un’area molto vasta fra Il Monferrato, la Langa, l’Astigiano, l’Alessandrino e colline del Torinese, attirando anche macellai e appassionati da ben più lontano . Con tale evento non soltanto le carni vengono esaltate bensì tutta l’offerta enogastronomica del territorio, chiamata ad accompagnare, anche in questa edizione 2019, la Fiera con un mercatino agroalimentare selezionato».

Il vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giroldo aggiunge: «La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo giunge alla sua 382esima edizione. Siamo di fronte ad una manifestazione che esiste da quasi quattro secoli, una ricorrenza che è ormai andata oltre all’essere una semplice tradizione, si tratta piuttosto di una vera e propria colonna dell’identità moncalvese. Quando si parla del bue, analogamente a come accade quando si discute di tartufo, ci si riferisce non solo ad un’eccellenza gastronomica ma anche a tutto quell’insieme di pratiche, usi e costumi locali che la sottendono. Questo fa sì che Sua Maestà il bue grasso di Moncalvo possa essere ritenuto a pieno titolo un patrimonio culturale del nostro territorio».

Barbara Marzano, assessore ad ambiente e agricoltura e agronomo, si sofferma sul tradizionale legame fra agricoltore e il bue: «Il bue nella tradizione contadina lavorava la terra prima dell’avvento dei trattori. Per anni e anni rendeva servizio all’agricoltore fino alla sua sostituzione con esemplari più giovani. Oggi il bue è un presidio del territorio e della campagna piemontese. A Moncalvo, dove la cultura della carne si respira forte, è vivissima la tradizione dell’allevamento di questi “giganti bianchi”, secondo un legame affettivo che assicura il benessere per gli animali durante tutto il loro ciclo. Ci tengo molto a sottolineare il valore storico, ma soprattutto la qualità e la sicurezza dei nostri allevamenti di razza piemontese, che sono vanto per il nostro territorio monferrino».

Così si esprime Mirko Ippolito, presidente della Pro loco: «La cura per la scelta delle materie prime è sempre massima alla Pro loco di Moncalvo, grazie al lavoro eccellente degli allevatori locali e dei macellai moncalvesi possiamo garantire prodotti di prima scelta».

 

Foto di Sonia Pozzo

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