Dom. Apr 7th, 2024

 

Umberto Boffa, Giulio Pavesi, Stefano Alessandria, Alessandro Damonte e Alessio Fedele sono i cinque giovanissimi che lavoreranno al fianco della Consulta comunale del Volontariato di Alba. Hanno tra i 16 e i 19 anni e studiano nei licei albesi, quattro al liceo scientifico “L. Cocito” e uno al liceo classico “G.Govone”. Ad annunciare il loro ingresso nella Consulta la presidente Wilma Scaglione che in questi mesi ha lavorato per avvicinare anche gli studenti all’organo del Comune che riunisce le associazioni e i gruppi attivi sul territorio albese che ne fanno richiesta.

Istituita nel 2005, la Consulta comunale del Volontariato si propone di promuovere la pratica del volontariato nel territorio comunale, di essere un punto di riferimento per i gruppi e i singoli interessati al volontariato, di favorire iniziative di conoscenza e sensibilizzazione e di cercare di creare un maggior collegamento tra il mondo del volontariato, l’Amministrazione comunale e gli enti pubblici del territorio.

Da dicembre 2019 è stata nominata presidente Wilma Scaglione, rappresentante dell’associazione Impegnati per chi si impegna, mentre la vicepresidenza è stata assegnata a Tommaso Lo Russo, dell’associazione Solstizio d’Estate. Le associazioni sono suddivise in quattro grandi aree, ognuna con un proprio referente: Domenico Albesano dell’associazione Arcobaleno per l’area socio-assistenziale e sanitaria; Roberto Cerrato, del Centro Culturale San Giuseppe per l’area culturale e ricreativa; Giovanni Guiducci dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Gen. B. Romano Marchisio” per l’area ambiente e protezione civile; Alessia Mottura dell’associazione Lucio Grillo, per l’area solidarietà internazionale, intercultura e diritti umani.

L’assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo spiega: «Reclutare giovani all’interno delle associazioni, di qualunque tipologia siano, è un po’ la mission di tutti i gruppi per cercare di garantire il ricambio generazionale e di apportare nuove idee e punti di vista, fondamentali perché tutte le fasce di età della comunità si sentano rappresentate e partecipi della vita cittadina. Ringrazio la Consulta per l’ottimo lavoro che sta facendo e auspico che l’allentamento dell’emergenza sanitaria ci dia quest’anno maggiori possibilità di lavorare insieme e incontrarci».

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