Ven. Apr 5th, 2024

 

L’Aquila sarà la Capitale della Cultura nel 2026, come annunciato giovedì 14 marzo, dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano durante la cerimonia di proclamazione. Era una assegnazione attesa, a sostegno di una città che ha sofferto moltissimo e che ha ampiamente sottolineato di vedere nella cultura uno dei cardini della ripartenza dopo un lungo periodo di ricostruzione.

La cerimonia di proclamazione si è tenuta a Roma, al Ministero della Cultura. Sono intervenuti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la Giuria presieduta da Davide Maria Desario, oltre ai sindaci di tutte e dieci le città finaliste: Agnone (Isernia), Alba, Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

La proclamazione conclude un anno di lavoro svolto dal Comitato di Alba Bra Langhe Roero che ha portato alla redazione di un dossier capace di rappresentare un vero e proprio piano strategico per la trasformazione dell’offerta di cultura sul territorio. Il documento preparato per la candidatura presenta un palinsesto di eventi mirati a stimolare l’attrazione di investimenti nella cultura, con la creazione di un nuovo ecosistema di industrie creative.

Proprio questo taglio innovativo dato al dossier ha convinto il Comitato promotore a realizzare comunque le azioni previste, dando concretezza al tanto interesse riscontrato nell’ultimo anno, in particolare nel road show che ha permesso di incontrare le comunità territoriali e i cittadini.

Il libro delle firme a sostegno del progetto rimane aperto e pronto a raccogliere adesioni, proprio mentre il Comitato si mette subito al lavoro per costituire un soggetto che si faccia carico della realizzazione del dossier. Entro l’autunno è prevista la costituzione di una realtà che gestisca le azioni contenute nel dossier e rappresenti il fulcro della crescita di attività culturali nuove che abbiano la finalità di creare produzione culturale sul territorio.

È un progetto ambizioso rivolto ai giovani, quegli stessi ragazzi e ragazze che si sono mobilitati per la realizzazione del cortometraggio attorno al quale si è sviluppata l’audizione con la commissione ministeriale. “Vivere è cominciare” va avanti, per portare nuovo calore al falò della cultura.

Il sindaco di Alba Carlo Bo, presidente del Comitato Promotore presente a Roma alla cerimonia di proclamazione afferma: «Alla città de L’Aquila le nostre più vive e sincere congratulazioni. Un riconoscimento meritato che non solo premia lo straordinario percorso di ricostruzione e la forza di un’intera comunità, ma anche una città unica e meravigliosa, con tanto da raccontare. Per tutte le realtà italiane in gara è stato un lungo viaggio durante il quale ognuna ha dovuto ripensare il proprio territorio in chiave culturale, valorizzando quell’immenso patrimonio fatto di radici, storia, arte, letteratura, creatività che caratterizza tutta la nostra nazione. Per Alba Bra Langhe e Roero non è un percorso che si conclude, ma una strada che continua. Il progetto di candidatura ci ha permesso di concentrare l’attenzione su tante potenzialità ancora inespresse che vogliamo poter realizzare al di là del riconoscimento. Ottantotto comuni hanno lavorato in squadra, insieme a imprese ed enti, per capire come diventare produttori di cultura, da sempre un aspetto imprescindibile della nostra crescita e del nostro sviluppo. Ringraziamo il Ministero della Cultura e la Commissione per questa straordinaria opportunità, portando a casa la soddisfazione di essere stati fra le 10 città finaliste e tutti i nuovi importanti stimoli che quest’anno di lavoro ha portato con sé».

È intervenuto anche il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, il capoluogo di Provincia infatti era stato candidato come capitale per il 2025. Pur complimentandosi con i vincitori e con tutti i finalisti, ha espresso grande dispiacere per il fatto che, ancora una volta, il nostro territorio non sia stato premiato: «La vittoria di Alba sarebbe stata importante perché i nostri territori ormai sono un tutt’uno e, così come, quando vengono realizzate iniziative ad Asti ne beneficia l’intero territorio di Langhe, Monferrato e Roero, o come quando nel periodo in cui si svolge la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, ci sono importanti ricadute economiche sull’astigiano, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2026 ad Alba avrebbe sicuramente giovato anche alla nostra provincia. Alba avrebbe avuto tutto il diritto di ottenere questo riconoscimento proprio come Asti lo aveva nella passata edizione, ma a volte, logiche più grandi di noi, impediscono la concretizzazione dei sogni.

Ritengo, in ogni caso, che Asti ed Alba non debbano gettare la spugna ed abbandonare l’idea che un riconoscimento di questa portata possa finalmente premiare questo territorio. Fondamentale è quindi la sinergia che Asti ed Alba e la loro terra devono mettere in atto nel prossimo futuro, coinvolgendo il più possibile tutte le realtà già coinvolte nei due dossier ed allargando ad ulteriori soggetti che potrebbero apportare un valore aggiunto.

Sono sicuro che  lavorando sin da ora insieme potremo realizzare un dossier ancora più importante e prestigioso che ci permetterà il prima possibile di raggiungere l’obiettivo».

 

Foto Ministero della Cultura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.