Sab. Apr 6th, 2024

 

Si chiama “Alba” la scultura monumentale realizzata dall’artista albese Valerio Berruti e donata alla città dalla famiglia Ferrero, in ricordo del signor Michele: l’opera, posizionata su una fontana circolare e circondata da sedute, verrà installata nella centralissima piazza Ferrero. Il progetto è stato svelato al pubblico martedì 12 aprile, sul palco del Teatro Sociale “G. Busca” in un evento moderato dalla giornalista Valentina Tosoni.

Nel salotto allestito sul palcoscenico si sono alternati il sindaco di Alba insieme al presidente della Regione Piemonte, all’assessore al Turismo e agli eventi e all’assessore ai Lavori pubblici, il direttore dell’Ente turismo Langhe Monferrato Roero Mauro Carbone, la presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena (in video collegamento), il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze Arturo Galansino, la produttrice vinicola impegnata in numerosi progetti d’arte contemporanea Roberta Ceretto, il giornalista Nicolas Ballario e l’artista Valerio Berruti.

La scultura sarà alta 12,5 metri e realizzata in acciaio inox. Si tratta di una delle più grandi opere scultoree pubbliche esistenti in Europa. Il nome dell’opera è “Alba”, un evidente omaggio alla terra su cui si erge e al tempo stesso un nome di bimba per enfatizzare l’aspetto poetico della capitale delle Langhe. Valerio Berruti per rappresentare il carattere tipico di quella che Beppe Fenoglio chiamava “la razza langhetta” ha scelto una bambina raffigurata in un atteggiamento timido, ritroso o, come si direbbe nel dialetto piemontese, “genato”.

La scultura è la trascrizione tridimensionale del segno a matita di Berruti: un’impronta delicata che dialogherà con lo spazio circostante, accogliendolo al suo interno. L’opera è un monumento alla vita, un monito rivolto allo spettatore che intende riportarlo al periodo dell’infanzia, il momento della vita in cui tutto può ancora avvenire.

«La serata di presentazione dell’opera è stata per me una grande emozione – dichiara l’artista Valerio Berruti – perché, come dico sempre, Alba è la città in cui sono nato, ma soprattutto è il luogo in cui ho scelto di vivere. Sono grato alla famiglia Ferrero e all’Amministrazione comunale per aver scelto una mia opera per uno dei più importanti luoghi cittadini. Mi auguro che quella fontana sia usata per festeggiare tanti momenti felici e che l’ombra della mia scultura sulla piazza diventi una sorta di meridiana con cui giocare e riflettere sul tempo che stiamo vivendo».

 

Nella foto il rendering della nuova piazza una volta completata la risistemazione

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