Ven. Mar 29th, 2024

Con ordinanza del sindaco Carlo Bo, l’Amministrazione comunale di Alba ha proclamato il lutto cittadino per domani, mercoledì 1° marzo, in occasione dei funerali dell’ingegner Enzo Demaria, ex sindaco della Città. Durante le esequie le bandiere sugli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta.
Nato ad Alba il 6 marzo 1937, Enzo Demaria, ingegnere, è entrato per la prima volta in Consiglio comunale per la DC nel 1970 e nominato assessore nel 1972. Fu eletto sindaco il 6 maggio 1990 e rieletto il 23 aprile 1995 per il PPI dalla coalizione di Centro. E’ rimasto in carica fino al giugno 1999.
Durante il suo mandato, oltre all’attività ordinaria, ha dovuto affrontare la grave tragedia dell’alluvione che ha colpito Alba nel 1994, prodigandosi insieme a tutta l’Amministrazione per la ricostruzione e la rinascita della città. Come primo cittadino ha inaugurato il Teatro Sociale “G. Busca” nel 1997, a completamento dei lavori di ristrutturazione. Eletto nuovamente, è rimasto in Consiglio comunale fino al 2004.
Il suo impegno nei confronti della cittadinanza non si è esaurito con i mandati politici, ma è proseguito fino all’ultimo con il lavoro in diverse realtà cittadine. Presidente della sezione dell’Anpi Alba Bra Langhe e Roero dal 2009, ha dato un grandissimo contributo a tenere viva la memoria della storia partigiana della città e diffondere i valori della Resistenza soprattutto nel mondo della scuola.
Era presidente dell’associazione “Veterani dello Sport” e socio ordinario e consigliere del “Centro studi Beppe Fenoglio”. E’ stato, inoltre, membro del Comitato consiliare dell’Ente Turismo e manifestazioni dal 1984 al 1985, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour dal 1996 al 1999, vice presidente regionale Anci dal 1995 al 1999. Con provvedimento del sindaco Carlo Bo n. 48 dell’8 agosto 2020 viene nominato membro del Comitato di Gemellaggio Alba-Banskà Bystrica.
Nel 2015 il Presidente della Repubblica gli aveva conferito l’onorificenza di Commendatore.
Così lo ricorda il sindaco Carlo Bo: «Alba ha perso un grande uomo che ha contribuito a scrivere la storia di questa città. Entrato in consiglio nel 1970, vi è rimasto oltre trent’anni, sindaco per due mandati durante cui ha dovuto vivere e affrontare uno dei momenti più difficili per la nostra città, l’alluvione del 1994. Come presidente Anpi, aveva a cuore i valori fondanti della nostra città Medaglia d’Oro e profuso moltissimo impegno nella loro diffusione. Durante il mio mandato ho avuto più volte occasione di confrontarmi con lui e mettere in pratica i suoi consigli frutto della sua lunga esperienza non solo politica, ma di cittadino attivo all’interno della comunità. Ci mancherà molto».
Tutti i concittadini, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni sociali, culturali, produttive e i titolari di attività private di ogni genere sono invitati a manifestare il proprio cordoglio nelle forme opportune nel corso della cerimonia funebre dalle 14 alle 17.
Prima del funerale, è prevista una cerimonia laica in piazza Risorgimento, di fronte al Municipio. L’evento si aprirà alle 14.15 con l’Inno d’Italia. A seguire l’intervento del sindaco di Alba Carlo Bo, il ricordo dell’Anpi Alba Bra Langhe Roero attraverso la voce di Checca Pasquero Barberis e il saluto di Paolo Allemano presidente del comitato Anpi provinciale di Cuneo, di cui Demaria era vice presidente. Per espresso volere dell’ex sindaco, la cerimonia si chiuderà con “La Vie en rose” canzone francese conosciuta in tutto il mondo, scritta, interpretata e portata al successo da Édith Piaf.
Alle 15 si terranno le esequie religiose nella cattedrale di San Lorenzo, precedute questa sera, martedì 28 febbraio, dalla veglia di preghiera alle 20.30. Domani sera alle 21, nel Teatro Sociale, l’ex sindaco Demaria, socio e consigliere del Centro studi Beppe Fenoglio, sarà ricordato anche nella cerimonia conclusiva del Centenario Fenogliano.

La camera ardente sarà allestita nella Sala del Commiato di corso Europa 19/1 a partire da oggi, martedì 28 febbraio, alle 15.00 fino alle 14.00 di mercoledì 1° marzo.

Foto Gisella Divino

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