L’emergenza determinata dal Covid-19 è ancora più pesante per le fasce più deboli della popolazione. Le misure di distanziamento fisico dettate dalla necessità di contenere la diffusione del virus rendono infatti più complicata ogni azione di sostegno solidale a favore di chi ha bisogno di un aiuto quotidiano, come accade alla Mensa Sociale gestita dalle Suore della Pietà, nell’ambito delle attività istituzionali dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asti.
I pasti non possono, al momento, essere serviti direttamente, per evitare rischiosi affollamenti della struttura di Corso Genova 30, e sono distribuiti sul modello “take away”in contenitori preconfezionati di generi alimentari.
In questa circostanza la Saclà ha voluto incrementare il contributo di suoi prodotti che dona costantemente alla mensa, proprio perché è particolarmente funzionali alla preparazione di pasti da asporto.
«La nostra azienda ha cuore e radici profondamente astigiani – dice il Presidente della Saclà, Lorenzo Ercole – e fare del bene nella nostra città è una consuetudine di cui siamo assolutamente orgogliosi. In questo caso particolare il poter essere ancor più vicini ad un’istituzione comunale storica come la Mensa Sociale, che dal 1932 aiuta i meno fortunati, è una vera opportunità per comunicare il concetto che il bene è contagioso e farne può contribuire a portare altri sulla stessa via. Per questo continueremo a fare del nostro meglio, anche quando questo drammatico momento sarà passato».
Un’attenzione speciale è stata dedicata all’origine multi-etnica delle persone che si rivolgono alla Mensa sociale del Comune, così la Saclà ha stabilito di inserire il “cous cous” nell’elenco degli altri suoi prodotti destinati alla mensa. Una decisione che ha riscosso grande apprezzamento.
Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto ringraziano la famiglia Ercole e la Saclà spa per l’impegno e l’aiuto ai più bisognosi sul territorio comunale.