Lun. Dic 2nd, 2024

 

L’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno sarà pienamente operativo da domenica 19 luglio. Dalle 8 del 19 luglio il Pronto soccorso sarà aperto solo più a Verduno e chiuso ad Alba. Tutte le attività di ricovero saranno effettuate a Verduno e dalla stessa data non vi saranno più ricoverati ad Alba e Bra.

Nel nuovo ospedale unico verranno effettuati tutti i ricoveri (ordinari e in ciclo diurno, come day hospital e day surgery), tutti gli interventi chirurgici, l’assistenza in Pronto soccorso e tutte le indagini, anche ambulatoriali, che richiedono macchinari unicamente presenti in ospedale, come la risonanza magnetica, o che richiedono assistenza particolare (per esempio, gastroscopie o colonscopie).

Verranno, invece, mantenute sul “territorio” tutte le attività di prevenzione e tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche ambulatoriali. Oltre al completamento dell’ospedale unico, l’Asl Cn2 ha l’obiettivo di realizzare ad Alba e a Bra, una “Casa della Salute” riferimento per i cittadini. L’Azienda sanitaria ricorda inoltre che nella giornata di venerdì 17 luglio in tutti i punti prelievo non saranno effettuati i prelievi di sangue.

«Una data storica che arriva a distanza di quindici anni dalla posa della prima pietra, il 4 dicembre 2005 – dice il sindaco di Alba Carlo Bo –. L’iter è stato lungo e tortuoso, spesso ha diviso anziché unire, ma ora siamo finalmente arrivati a questo epilogo. Siamo consapevoli che non sarà un cambiamento facile, che non è semplice rinunciare all’ospedale sotto casa e modificare le proprie abitudini, ma, come abbiamo fatto finora, continueremo a lavorare in sinergia con la nostra Asl, la Regione e i sindaci del territorio, oltre alla Fondazione nuovo ospedale Alba-Bra, perché l’ospedale di Verduno sia, e rimanga sempre, un’eccellenza sanitaria. La priorità ora è la viabilità e l’adeguamento della SP7, rete viaria del tutto inadeguata a reggere un traffico che aumenterà notevolmente. Purtroppo sono anni che ci vengono fatte delle promesse a cui non sono seguiti atti concreti e oggi ci troviamo ad aprire un ospedale senza le strade adeguate».

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