Sab. Apr 6th, 2024

 

Venerdì 18 febbraio alle 18 si chiuderà alla Fondazione Ferrero il Festival “Uto Ughi per i giovani” partito da Alba il 14 novembre.

Molto apprezzati dal pubblico e dalla critica i 9 appuntamenti che si sono succeduti tra Alba e Cherasco, coinvolgendo pubblico di appassionati, critici e giovani. A tirare le somme del progetto musicale, sul palco della Fondazione Ferrero, saranno Uto Ughi e il musicista e scrittore Massimo Fargnoli, autore del romanzo “PergoLennon o l’arte della Sincronicità” (Zecchini 2019) e attualmente presidente dell’Accademia Musicale Napoletana (fondata da Alfredo Casella nel 1933). Titolo dell’incontro “I giovani e la musica. La parola di un Maestro”.

In un momento in cui le nuove generazioni hanno subito un grave impoverimento formativo e culturale a causa della pandemia, il Maestro Ughi, d’intesa con l’Associazione culturale Arturo Toscanini e con la collaborazione e il sostegno della “Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero”, ha proposto un programma ricco di interpreti affermati, talenti virtuosi e momenti musicali eccellenti per far vivere al pubblico l’emozione della grande musica.

«Credo fermamente che il dovere di un Maestro sia trasmettere il proprio sapere; e oggi più che mai dobbiamo sostenere i giovani che hanno talento e voglia di apprendere» sono parole del Maestro Uto Ughi che in chiusura del Festival “Uto Ughi per i giovani da La Santità sconosciuta” ha espresso il desiderio di incontrare i giovani e gli studenti invitandoli a condividere l’irripetibile opportunità di poter ascoltare dalla viva voce di un protagonista assoluto dell’arte musicale del nostro tempo, la sua straordinaria esperienza, per esplorare le radici e il futuro della musica nel mondo contemporaneo.

Un appuntamento aperto a tutti, ma pensato soprattutto per i giovani del territorio, costruito come un dialogo aperto, come un invito alla musica, con lo scopo di trasmettere amore e sensibilità verso l’arte, la musica e la cultura.

Sottolinea il Maestro Uto Ughi: «Il mio sostegno al Festival La Santità Sconosciuta sin dalle prime edizioni è stato motivato, come ho avuto più volte occasioni di dire, dall’ammirazione per la passione che due allora giovani musicisti, i fratelli Chiarlo, mettevano nel progetto. Ho sempre voluto che in ogni edizione fosse inserita almeno una masterclass per giovani talenti. Credo fermamente che il dovere di un Maestro sia trasmettere il proprio sapere e oggi più che mai dobbiamo sostenere i giovani che hanno talento e voglia di apprendere. Sono stato molto colpito da quello che è accaduto, per questo più forte deve essere il nostro impegno… perché l’arte è un bene prezioso e spirituale a cui tutti devono poter accedere. Mi ha sempre toccato profondamente il meraviglioso lavoro compiuto da Abreu in Venezuela per il riscatto sociale dei giovani e il metodo Suzuki in Giappone».

Massimo Fargnoli è stato direttore artistico dell’Orchestra Scarlatti di Napoli della Rai (dopo Mario Bortolotto) dell’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai, del Todi Arte Festival e di numerosissime altre rassegne, nei cui ruoli ha commissionato o fatto eseguire numerose prime assolute o nazionali, come la famosa Sinfonia Rendering di Luciano Berio diretta dall’autore, insieme a quelle di Françaix, Henze, Penderecky, Petrassi, Stockhausen, Bussotti, Brouwer, Clemencic, Mannino, Clementi, Donatoni, Bacalov, Lombardi, stabilendo con essi profonde interazioni e facendo debuttare molti giovanissimi strumentisti e cantanti ora in carriera internazionale.

L’ingresso al dialogo “I giovani e la musica. La parola di un Maestro” è libero, fino alla capienza massima consentita di 150 posti, come previsto dalla normativa sanitaria sugli eventi nei luoghi chiusi. Per l’accesso, è richiesto il green pass rafforzato; la prenotazione dovrà avvenire attraverso il numero telefonico 0173/294789.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.