Lun. Apr 8th, 2024

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Alba, la Consulta per le Pari Opportunità e la Rete Antiviolenza invitano a partecipare agli eventi di “Non solo Marzo”.
L’Assessore alle Pari Opportunità Carlotta Boffa dice: «La rassegna albese tocca molti aspetti dell’essere donna, con appuntamenti di approfondimento, spettacoli divertenti, iniziative di solidarietà, visite guidate, musica e cene in compagnia. Il titolo “Non solo marzo” è stato scelto per rimarcare che dobbiamo essere consapevoli dei diritti conquistati e di quelli ancora negati alle donne in tutto il mondo, non solo nella ricorrenza dell’8 marzo, ma tutto l’anno».
Si parte sabato 4 marzo in piazza San Francesco dalle 8 alle 13 con “La violenza sulle donne è pane quotidiano” L’Associazione Mai+Sole sarà presente in via Cavour angolo piazza San Francesco, per distribuire piccoli pani offerti dai panettieri di Alba e sensibilizzare sul grave problema della violenza.
I volontari dell’associazione collaborano da anni con la rete antiviolenza per dare ascolto e aiuto concreto alle donne vittime di violenza.
A seguire martedì 7 marzo alle 21 nella sala Riolfo nel Cortile della Maddalena, L’Associazione Alec proietta il film del regista Remo Schellino “Stare al mondo per scelta o per destino”.
In un periodo storico ricco di cambiamenti, quello della seconda metà del Novecento, sette donne si raccontano con la loro voce. Sono: Vincenzina Revelli di Belvedere Langhe, contadina e cuoca del Presidente Einaudi; Marianna Elia di Niella Belbo, emigrata dalla Calabria negli anni ’60; Caterina Morando di Ceva, vedova dopo pochi giorni dal matrimonio con un disperso in guerra sul fronte Greco nel 1943; Irma Brocardo di Murazzano, insegnante e sindaco di Murazzano (primo sindaco donna in Piemonte); Marisa Ombra di Asti, staffetta partigiana e attiva nei gruppi di difesa della donna; Suor Delfina Pocchiolla, Priora Generale Congregazione Suore Domenicane di Mondovì; Paola Ghiglia Blengini di Bastia Mondovì, proprietaria dello storico Dancing Paradiso di Bastia.
«Nonostante il modello della donna sposa-madre-lavoratrice risulti dominante, non mancano, anche in quegli anni di transizione, figure capaci di scegliere per loro stesse un’alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza che le allontana dalla famiglia e le porta in direzioni diverse» spiega Remo Schellino.
Seguirà un ampio programma sul tema che si svilupperà nel corso di tutto il mese.

Nella foto l’illustrazione del film di Remo schellino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.