Sab. Ott 19th, 2024

“È da tre anni che aspettiamo una decisione sul tracciato e sulla scelta tra una nuova gara d’appalto oppure una proroga delle concessioni. Noi non entriamo nel merito, va bene qualsiasi soluzione il ministro intenda portare avanti, ma occorre prendere finalmente una decisione! Per il tracciato la soluzione del percorso esterno – quella che Confindustria Cuneo da tempo propone – sembra essere quella scelta e se è così, il territorio sarà compatto nel sostenerla”. È la presa di posizione, forte e chiara, delle principali associazioni rappresentanti le forze produttive della Granda (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, CNA, Astra – Associazione Trasportatori, Unioncamere Piemonte e Cciaa), espressa lunedì 6 marzo al Ministro Graziano Delrio nel corso della sua visita in provincia di Cuneo sul futuro dell’autostrada Asti-Cuneo. È stato il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, a ribadirla al ministro delle Infrastutture e dei Trasporti, prima di consegnare lui la lettera contenente anche la richiesta di tempi veloci e certi sull’avvio dei lavori.

“Da decenni soffriamo di una gravissima carenza infrastrutturale, che penalizza gravemente tutte le attività economiche. Siamo una Provincia dove la popolazione è abituata a non lamentarsi e a sopperire con il lavoro alle carenze della politica e della pubblica amministrazione, ma che ora ha perso la pazienza. Attendiamo da oltre vent’anni un’autostrada che ci colleghi ad Asti, nel frattempo le nostre attività produttive lamentano ripercussioni fortemente negative, di carattere economico e sociale, causate dal mancato completamento della autostrada A33 e, in particolare, del lotto II.6, tratto cruciale che interessa il territorio di Castagnito-Alba e di Cherasco-Alba”. Il ministro Delrio ha ribadito che il lotto II.6 si può fare entro tre anni e mezzo con un percorso esterno fuori galleria (con un accordo detto ‘atto aggiuntivo’ da definirsi con la concessionaria che il Ministero proverà a mettere nero su bianco entro giugno): “È importante che una decisione venga presa e una soluzione venga individuata in tempi veloci e certi, ha ribadito Franco Biraghi prendendo la parola. I costi che le attività produttive si sobbarcano per l’inefficienza pubblica in termini di tempo perso, di ore di guida, di inquinamento dell’aria, di morti sulla strada, è diventato insopportabile ed è ora a tutti gli effetti un costo sociale che non ci possiamo più permettere. Non è giusto che tutta una Provincia soffra a causa della politica che non sa o non vuole prendere una posizione e nell’attesa la nostra economia ristagna e la gente continua a morire sulle strade”. Il presidente Biraghi ha poi consegnato personalmente al ministro Delrio la lettera a nome delle forze produttive, che sul finale ha messo a confronto l’A33 con la Salerno-Reggio Calabria: “Quella infrastruttura almeno è percorribile, mentre i nostri cittadini, che vivono e lavorano in una Provincia tra le più produttive e operose del Paese, sono costretti, da vent’anni, a una viabilità alternativa pericolosa, costosa e altamente inquinante”. Nel prendere la parola per il suo intervento il ministro Delrio ha confermato come l’unica soluzione valida per terminare l’opera e che porterà avanti è quella sostenuta da Confindustria Cuneo e cioè un tracciato esterno lungo il fiume Tanaro.

Conclude Biraghi: “Ci tengo a porgere i miei ringraziamenti a tutte le forze produttive del territorio per lo spirito di unità e di collaborazione dimostrato oggi sulla vicenda”.

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