Gio. Mar 28th, 2024

E’ stata presentata venerdì 13 luglio, nella chiesa di San Francesco di Cortemilia, l’88ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Dal 6 ottobre al 25 novembre la capitale delle Langhe propone il grande evento che coniuga cultura, territorio, esperienze sensoriali e gastronomiche, con una edizione dedicata al rapporto fra terra e luna. Con le oltre 600.000 presenze della passata edizione rappresenta l’appuntamento clou per il turismo enogastronomico d’eccellenza, tra i principali appuntamenti di richiamo turistico per il territorio di Langhe, Roero e Monferrato.
La produzione del tartufo è un evento difficilmente prevedibile con largo anticipo, le piogge di fine estate fanno spesso la differenza, per cui nonostante i trifolao per ora non si esprimano, si respira un prudente ottimismo circa la presenza di Tartufo Bianco d’Alba fondato sulle abbondanti precipitazioni registrate durante la prima parte dell’anno.
La conferenza, moderata dalla giornalista Sabrina Donadel, ha visto intervenire la presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, il sindaco di Alba Maurizio Marello, il direttore generale dell’assessorato alla cultura e turismo della Regione Piemonte Paola Casagrande e l’assessore all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna, Foreste, Parchi, Protezione Civile Alberto Valmaggia. Ha dato il benvenuto il sindaco di Cortemilia e Presidente dell’Unione Montana Alta Langa Roberto Bodrito. Sono intervenuti durante l’incontro alla stampa il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo Giandomenico Genta, il presidente dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero Luigi Barbero, il direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Italia Luciano Tona e l’europarlamentare Alberto Cirio.
Come ha dichiarato Lilliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: «La sfida degli organizzatori dei grandi eventi è dare risposte per molti bisogni in un tempo brevissimo. La fiera del tartufo deve essere questo: tanti prodotti turistici, tutti di qualità, da portare sul mercato con i tempi di Amazon prime e da far vivere con la lentezza appagante della nostra tradizione. Gestire una domanda sempre più fast e un’offerta che sarà vincente solo se rimarrà slow, è l’obiettivo della fiera e di tutto il sistema turistico del Piemonte gustoso. Si vince con governance, imprese, modelli e tecnologie, tutti molto smart».

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