Mer. Ago 14th, 2024

 

«Il nocciolo rappresenta una coltura in forte espansione e la richiesta sempre in aumento della Tonda e Gentile impone una maggiore scrupolosità e attenzione da parte dei corilicoltori». E’ quanto emerso a Moncalvo, in occasione del corso di formazione dal titolo “Nocciolo: molto più di una semplice coltura”, organizzato da Confagricoltura Asti, che ha avuto luogo sabato 9 marzo presso la sede della Pro loco.
Un incontro tecnico, in cui i relatori, di fronte ad una platea di quasi 100 persone, hanno avuto l’opportunità di illustrare le tecniche di coltivazione di questa pianta e i metodi di lotta contro i parassiti, facendo anche il punto della situazione sul mercato corilicolo e sulle sue quotazioni.
La giornata ha avuto inizio alle 10, con la registrazione di tutti i partecipanti e successivamente, alle 10,30, con il saluto da parte del sindaco di Moncalvo Aldo Fara e l’intervento iniziale di Mariagrazia Baravalle, direttore di Confagricoltura Asti che si è detta soddisfatta per la grande affluenza di partecipanti, segnale positivo che denota sempre più un maggiore interesse per questo comparto.
«Il nocciolo è una coltura intorno alla quale si possono fare diverse considerazioni: di carattere tecnico, ma anche socio economico e culturale – ha affermato il direttore – Per quanto riguarda l’aspetto economico (ambito che ovviamente riscuote maggiore interesse da parte di tutti, ndr) ricordo, tra l’altro, che è stato presentato più di un anno fa dalla Ferrero, a Roma, proprio in sede nazionale di Confagricoltura, un progetto di filiera denominato ‘Progetto Italia’, finalizzato all’incremento delle superfici di nocciolo su tutto il territorio nazionale. Ritengo che anche sul nostro territorio ci siano grandi potenzialità per inserirsi in questo tipo di circuito così come è però possibile seguire percorsi di assistenza tecnico-economica al di fuori di tale progetto e comunque forieri di importanti risultati».
L’incontro è entrato successivamente nel vivo con gli interventi tecnici di Enrico Masenga, consulente tecnico specialistico di Confagricoltura Asti e di Claudio Aloi, consulente Isagro, società italiana che opera in ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione di agro farmaci.
«La nocciola negli ultimi anni è diventata protagonista dell’agricoltura. La richiesta da parte dall’industria dolciaria è sempre in aumento e questo non può che far ben sperare – ha esordito Masenga – ma per raggiungere un prodotto di qualità è necessario operare con cura e attenzione già al momento dell’impianto; durante questa fase infatti, si compiono scelte che potrebbero condizionare irreversibilmente l’intero ciclo produttivo. Un impianto mal eseguito o realizzato in modo approssimativo può portare all’insorgenza di malattie».
Malattie che sono poi state trattate nella seconda parte della lezione teorica da Claudio Aloi, consulente Isagro che ha introdotto il problema della cimice asiatica, vero e proprio flagello per questa coltura: «sin dalla sua introduzione accidentale in Italia, in Emilia nel 2012, la cimice asiatica è risultata devastante nella sua dannosità a carico di numerose specie coltivate. Isagro, nella sua esperienza specifica di quasi 50 anni, ha messo a punto una trappola a feromoni denominata Isatrap Cyma. Questa trappola è di semplice realizzazione e rappresenta un piccolo passo verso una soluzione al problema in veste eco sostenibile».

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