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Domenica 11 novembre due treni storici hanno celebrato la riapertura all’esercizio ferroviario turistico della linea tra Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferrato. Rete Ferroviaria Italiana, su input della Fondazione FS, ha ultimato le operazioni di recupero di oltre 45 chilometri di binari sospesi all’esercizio commerciale dal 2012.

A tagliare il nastro, insieme a Mauro Moretti e Luigi Cantamessa, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Fondazione FS, gli Assessori della Regione Piemonte alle Infrastrutture, Francesco Balocco e alla Cultura e Turismo Antonella Parigi, il Sindaco di Asti, Maurizio Rasero e per il Gruppo FS Italiane Francesco Catalano, Direttore Produzione Torino di Rete Ferroviaria Italiana e Francesca Raciti, Direttore Passeggeri Regionale Piemonte Trenitalia.

Il primo treno è partito alle 9.15 dalla stazione di Torino Porta Nuova con locomotiva elettrica in livrea storica. In arrivo ad Asti è stata agganciata la doppia di locomotive a vapore (Gr.940 e Gr.625) che ha trainato il treno sul tratto di linea riaperto all’esercizio turistico fino a Castagnole delle Lanze e Canelli dove i viaggiatori hanno potuto visitare la fiera del tartufo. Il secondo, composto da vetture storiche del tipo centoporte trainate dalla locomotiva diesel D445, ha seguito lo stesso percorso con un orario diverso. A bordo del treno storico sono previste degustazioni di prodotti tipici del territorio a cura dei comuni interessati dal transito del convoglio.

«La Fondazione FS riapre oggi, a scopo turistico, una meravigliosa linea ferroviaria in una zona ad altissimo valore ambientale, storico, culturale – ha dichiarato Mauro Moretti Presidente Fondazione Fs Italiane – Per organizzare un servizio turistico secondo un calendario regolare, serve anche il contributo della Regione che ovviamente auspichiamo. Il Monferrato potrà così beneficiare di treni storici che porteranno turisti di alto livello attraverso itinerari e zone che anche l’Unesco ha riconosciuto essere uniche».

«Altri 45 chilometri di binari recuperati che si vanno ad aggiungere ai 600 già in esercizio dal nord al sud del paese: la Fondazione FS – ha spiegato Luigi Cantamessa, direttore Generale di Fondazione FS Italiane – riattiva un’altra tratta piemontese immersa in un territorio di rara bellezza, nel cuore del Monferrato».

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