Sab. Ott 19th, 2024

 

«I danni sul territorio sono molto pesanti, nell’ordine di decine di milioni ed è fondamentale il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il nostro territorio così ferito. Si tratta di ripristinare la viabilità con la ricostruzione delle infrastrutture distrutte e la messa in sicurezza di ponti, attraversamenti, pendi e scarpate. Il fatto che il maltempo abbia colpito zone già provate da precedenti alluvioni e dove – di conseguenza – erano stati eseguiti importanti interventi di prevenzione, ha permesso di contenere i danni dal punto di vista delle vite umane, ma ha peggiorato sensibilmente una situazione già molto fragile e precaria. Ora è assolutamente urgente disporre di risorse che permettano un piano straordinario di interventi per la messa in sicurezza definitiva del territorio perché questi disastri non debbano più ripetersi».

Così il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, interviene dopo il forte maltempo del fine settimana, facendo il bilancio di un disastro alluvionale che si è abbattuto soprattutto nel Monregalese e Cebano in valle Tanaro e nelle valli Vermenagna e Gesso.

I tecnici della Provincia sono tutti impegnati nella rilevazione dei danni, ma ci sono alcune zone dove nessuno è ancora riuscito ad arrivare perché impraticabili. E’, peraltro, essenziale intervenire tempestivamente per rimuovere tronchi e detriti dagli alvei per evitare il ripetersi di fatti ancora più gravi in vista della cattiva stagione.

Per quanto riguarda le conseguenze sul territorio langarolo e roerino sono limitate, ma danni ci sono comunque. Dopo l’emergenza le strade provinciali sono state aperte, ma a Monteu Roero si è registrata una frana.

 

Nella foto dall’archivio della Provincia di Cuneo i resti di vegetazione trascinata dall’acqua a Pamparato in località Riviera

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