Mer. Ago 14th, 2024

 

Il presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco ha incontrato Gian Paolo Coscia, nuovo presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Alessandria e Asti.

Il nuovo Consiglio camerale, che si è insediato ad inizio ottobre, è composto da 33 membri in rappresentanza delle categorie economiche delle due Province.
Di origini alessandrine, imprenditore agricolo, Presidente di Unioncamere Piemonte, Coscia è stato proposta alla carica di presidente del nuovo ente dall’ex presidente della Camera di Asti Renato Goria.

Lanfranco ha illustrato al neo presidente la difficile situazione della Provincia, impoverita e svuotata dalla legge Delrio del 2014 sia politicamente che economicamente, ma che nonostante le note difficoltà che accomunano tutte le Province italiane, continua a garantire i servizi essenziali quali strade e scuole, materie di assoluta priorità e sta attraversando una nuova fase di ricostruzione e di ritorno ad una rinnovata operatività.

Lanfranco ha condiviso con il neo presidente Coscia le preoccupazioni per le note difficoltà dell’economia astigiana legate all’emergenza sanitaria da Covid-19 e l’impatto della crisi. A tale scopo si è parlato dell’opportunità del sistema territoriale astigiano, con la forte convinzione sull’urgenza di promuovere questo percorso in stretta sinergia con tutte le Istituzioni locali, di partecipare alle attività di programmazione legate al Recovery fund che rappresenta l’occasione per attivare idee progettuali, già disponibili ed individuarne altre, mettendo a fuoco gli assetti strategici da perseguire. In tale contesto potrà essere garantita anche una funzione di supporto ai Comuni nell’evidenziare propri progetti, partecipando attivamente al movimento di ripresa dall’impatto economico-sociale della pandemia.

Il presidente Coscia, sulla base delle sue molteplici esperienze consolidate dagli alti incarichi ricoperti, ha dichiarato la sua disponibilità “a fare squadra” in questo difficile momento con il compito di “mettersi subito in ascolto delle voci che vengono dalle rappresentanze economiche e di categoria del territorio.”

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